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Anno edizione: 2022
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Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
«Con passione, intelligenza e fiero femminismo, Natalie Haynes restituisce la voce alle donne, rimaste finora in silenzio, della guerra di Troia» – Madeline Miller, autrice di Circe, La canzone si Achille e Galatea
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le vicende dei protagonisti ispireranno, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami, o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che per completare l'affresco manchi qualcosa di fondamentale. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia, dando voce a ciascuna di loro e raccontando la storia da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea e Clitennestra, che vengono alla ribalta con i loro pensieri e le loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che saranno rese schiave alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
molto bello però anche forte e triste
Libro assolutamente consigliato, di facile approccio e scorrevole, riesce a catalizzare i sentimenti di tutte quelle donne che fin'ora non erano che personaggi marginali della mitica vicenda omerica. Molto d'effetto la cornice letteraria con calliope che dialoga con il poeta, così come i vari punti di vista narrati, questo senza dimenticare le lettere ad Odisseo. Sicuramente un libro che merita di essere letto e accessibile a tutti
Negli ultimi anni c'è stato una riscoperta della mitologia come genere narrativo e, di conseguenza, abbiamo visto rifiorire sugli scaffali delle librerie molti titoli che ci riportano in quel mondo. E credo che pochi siano riusciti a restituirci la vera essenza di quell'universo lontano nel tempo come Natalie Haynes che, partendo dalla famosissima invocazione alla Musa Calliope, "Cantami, o Diva...", dà una voce non solo alla Musa della Poesia Epica ma anche alle donne alle quali lei decide di restituire un'identità, troppo dimenticata da un'epica che ha sempre preferito valorizzare gli eroi uomini. Sullo sfondo della tragica disfatta della città di Troia, su una spiaggia sferzata dal vento e dal mare, si alternano le voci di Ecabe, un tempo regina di Troia, delle sue figlie Cassandra e Polissena, di sua nuora Andromaca, di tutta la schiera delle prigioniere che la guerra ha reso vedove, orfane e adesso schiave. E nella narrazione trovano spazio le bizze di divinità troppo fatue e troppo "umane" per poter fregiarsi di un titolo divino, si incastrano i brani delle lettere che Penelope scrive a suo marito Odisseo, nelle voci di donne dimenticate come Creusa o Laodamia, o di donne "etichettate" come Clitennestra. Una feroce condanna all'insensatezza e alla guerra, una lettera d'amore alla voce delle donne.
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