Per lanciarsi dalle stelle

-Ho ricevuto questo libro dall'editore in cambio di una recensione onesta.- Partendo dal presupposto che questo non è uno dei miei generi preferiti, devo dire che ho trovato il libro scorrevole e scritto bene, peccato per la storia con cui non sono riuscita a trovare nessun particolare feeling. Credo che il “problema” comunque sia mio e non del libro in sé perché ammetto di non essere mai riuscita a farmi piacere le storie con i triangoli amorosi dove i personaggi si avvicinano e si allontanano manco fossero legati con degli elastici. La figura che più mi ha lasciata perplessa è stata la protagonista, perché ci sono stati tanti aspetti, tante sue scelte e tanti suoi modi di pensare che mi hanno dato l’impressione che questa ragazza fosse in balia del vento ad aspettare che qualcosa le cambiasse la vita, mai pronta a fare lei il primo passo, a partire dalle cose più semplici fino ad arrivare a quelle più importanti. Questa considerazione, legata al fatto della storia non ben chiara con due ragazzi tra cui lei ci metterà una vita a scegliere, si aggiunge al finale da manuale creando un misto che non è riuscito a convincermi. Carina l’idea di inserire l’elemento dei social come aspetto positivo e non negativo, permettendo alla protagonista di dimostrare il suo “coraggio” nel superare tutte le sue paure.

'Per lanciarsi dalle stelle' è un dono, un inno alla vita, una spinta nell'essere coraggiosi, un arcobaleno di amicizia e un aprirsi all'amore. E' un libro coinvolgente e bellissimo (sì lo so che i superlativi a volte risultano eccessivi, ma qui sono d'obbligo), emotivamente lieve nonostante il dolore sordo e acuto con cui inizia. Stella è una ragazza semplice che vive una vita banale, rassicurata non solo dalle persone di cui si circonda, ma anche dalla scadenza del tempo che non varia mai. Praticamente vive sotto una campana di vetro costruita dagli iperprotettivi genitori e non fa nulla per ribellarsi, perché crescere con la paura di tutto e per tutto, condiziona in modo incisivo ogni sua singola azione dandole, come la copertina di Linus, una sensazione di totale sicurezza. L'esuberanza e la gioia di vivere della sua antitesi e migliore amica Sole, sono per Stella un esempio da ammirare ma non emulare, e quando inaspettatamente Sole muore, crolla quella base di certezza su cui Stella si è sempre appoggiata. Da quel momento in poi, viene messa nella condizione di dover affrontare le sue paure e per prendere coscenza di quello che dovrà sostenere, ne stila un lungo elenco. Ogni sfida superata le fa trovare la forza e il sorriso per affrontare il dolore del lutto, elaborandolo e motivandolo al punto di trovare un nuovo equilibrio e vivere la vita godendone di ogni singolo istante. Il programma quotidiano (o quasi quotidiano) con cui Stella affronta 'una paura per volta', viene supportato dalla giovane Samanta, che è identica alla lei giovane e proprio per questo con il suo coraggio la sprona ad affrontare le sue paure e non farsi schiacciare da esse. L'entusiasmo di Samanta le permette di confrontarsi con gli altri, anche attraverso la modernità dei social, che solo fino a poco tempo prima l'avevano tanto terrorizzata. Durante la sua nuova rinascita, Stella viene spalleggiata e assecondata dal timido Lucas, l'austera Serena e i colleghi del supermercato per cui lavora, che diventano gli amici che non si sarebbe mai aspettata di avere accanto a sé. Massimo, il fratello maggiore di Sole, è l'amore platonico di Stella che ha talmente idealizzato con il personaggio di Mr Darcy, da non accorgersi della sua imperfezione. E' il bello della situazione, l'uomo che ha fatto successo, il figlio che ogni genitore vorrebbe avere, tanto irraggiungibile e inavvicinabile anche per il lettore. Lui rappresenta alla perfezione l'amore utopico che ognuna di noi ha provato almeno una volta nella vita, quello idealizzato e romanzato solamente nella nostra testa, al punto di non essere obiettive e vedere realmente la persona per quello che è. Il silenzioso personaggio di Samuele è per buona parte del libro confinato in un angolo defilato quanto strategico: interviene nei momenti in cui Stella si sente persa o la paura diventa ingestibile, facendo sentire la sua presenza attraverso i vivaci colori delle sue tele e la mente acculturata quanto arguta. E' il lenitivo di Stella, l'uomo che con un sorriso o una frase riesce a calmarla durante le sfide contro la paura del giorno. Per bilanciare i sostenitori di Stella c'era bisogno di qualcuno che facesse l'opposto e chi meglio di una madre apprensiva? L'amore di un genitore può essere costruttivo ma anche deleterio e in questo l'autrice ha rappresentato, in maniera dolorosamente reale quanto esasperata, le paure causate dal senso di protezione che una madre ha nei confronti del proprio figlio. Lascio per ultimo Sole, perché nonostante non sia una figura attiva nel libro, la sua presenza la si percepisce attraverso i pensieri, ricordi o azioni di Stella. Sole la conosciamo durante il litigio iniziale con la sua migliore amica, ma la vera indole la si percepisce nella lettera che lascia a Stella: è una lettera intensa, profonda e delicata, è la lettera di un'amica che parla con il cuore perché conosce la destinataria del suo scritto e perché le vuole un mondo di bene. Leggere 'Per lanciarsi dalle stelle' è come fare una passeggiata in una giornata d'autunno: si hanno momenti di dolore che vengono plasmati dal coraggio bizzarro di Stella, ho riso tanto e riflettuto (non avete idea di quante frasi abbia sottolineato), sognato ad occhi aperti, sperato assieme a Stella e, una volta terminata la lettura, anch'io ho stilato una lista delle mie paure. Ci sono libri che ti prendono e ti trascinano dentro sentimenti dolorosi, facendoteli percepire fin dentro l'animo, e poi ci sono libri come questo, che ti fanno capire che un forte dolore lo si può attraversare, onorando la persona che ci ha lasciato, tornando a sorridere o lanciandosi dalle stelle.

Ho letto questo romanzo spinta dai tanti pareri positivi che trovavo tra i vari social e recensioni, così quando è arrivato nella biblioteca dove lavoro non me lo sono lasciata sfuggire. Ora, dopo averlo letto e aver riflettuto sulle sue parole, sono pronta a definirlo il più bel libro letto dall'inizio dell'anno ad oggi. Lasciare andare Sole dopo l'ultima pagina, è stato un po' come dire addio a un'amica che sappiamo che non rivedremo più, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che lei sarà per sempre dentro di noi. E' proprio così, ho trovato un'amica tra le pagine di un libro, le stesse in cui lei tuffa il naso nella sua copia ormai sgualcita, ventisei riletture, di "Orgoglio e pregiudizio". Quella storia che ha portato la nostra Sole a credere nel vero amore, il primo e unico e che, un po', le ha impedito di vivere a pieno i suoi venticinque anni. Sole vive in un piccolo paese del Molise, già quella regione poco conosciuta e considerata, ma ricca di tradizioni e valori. Ha sempre passato le sue giornate in compagnia della sua migliore amica, Stella, un carattere completamente opposto al suo, un uragano di vita, pronta a sfidare tutte le regole convenzionali per viversela a pieno e non avere rimpianti. Stella è quella ragazza che si innamora di un trapezista francese e lo segue a Parigi, perché sa che lui è il suo vero amore. E' quella ragazza che ti contagia con il suo sorriso, ma è anche quell'amica che se deve rimproverarti lo fa, senza preoccuparsi di dire le cose come stanno e farti soffrire. Ma lo fa perché è solo così che puoi uscire dal tuo guscio, quella piccola campana di vetro nella quale ti sei chiusa, lasciando i piaceri della vita al di fuori. Così nel momento peggiore della vita di Sole, quando la sua Stella raggiunge le sue sorelle, decide che è arrivato il momento di alzarsi e smetterla di piangersi addosso, poiché il passato non torna, il futuro è sì un'incognita, ma il presente va vissuto a pieno. Allora Sole decide di affrontare le sue paure, una al giorno per cento giorni. In questo viaggio non sarà sola: avrà al suo fianco Massimo, il fratello di Stella e il suo amore segreto fin da ragazzina e Samanta, figlia della sua collega di lavoro, Serena. Saranno cento giorni ricchi di paure, tra le peggiori quella di non farcela e deludere tutti, ma saranno anche i cento giorni più belli della vita di Sole che l'aiuteranno a uscire da questa campana; riprenderà in mano i rapporti con la sua famiglia, la madre in particolare, si innamorerà, sbaglierà e riassaporerà quella felicità che, forse, non aveva ancora conosciuto veramente. Cosa altro dirvi...questo romanzo può davvero cambiare la nostra vita con le sue semplici parole; una narrazione estremamente fluida, ricca di dialoghi e riflessioni che non annoia, ma al contrario fa compagnia durante le sue ore di lettura. Ho amato follemente il personaggio di Sole, forse perché un po' mi ci rivedo in lei, condivido molte delle sue cento paure.