Live in Gothenburg

Il 10 ottobre 2001 l'Esbjörn Svensson Trio ha suonato preso la Concert Hall di Gothenburg, in Svezia. Lo stesso Svensson ha sempre parlato di quel concerto come uno dei migliori del trio. La registrazione di quella performance appare oggi per la prima volta su questo doppio cd. L’esibizione scorre in modo naturale: i confini tra composizione e improvvisazione si confondono, mentre le melodie si susseguono senza soluzione di continuità tra brani e assoli. Al momento di questa registrazione gli e.s.t. avevano raggiunto una grande coesione e sintonia come band. Nel concerto Esbjörn Svensson, Dan Berglund e Magnus Öström esplorano in particolare il repertorio dei loro album di quegli anni: “From Gagarin´s Point of View” e “Good Morning Susie Soho”. Quello è stato il periodo in cui il trio ha gettato le basi per il suo successo. Man mano che la band suonava in sale e festival sempre più grandi, la loro musica divenne più immediata, più coinvolgente e più rock. Questo concerto testimonia bene la loro progressiva trasformazione da classico trio jazz acustico a fenomeno musicale unico, che avrebbe conquistato un ampio pubblico anche al di fuori del mondo del jazz. Mentre gli altri due album dal vivo del trio (“Live in Hamburg” e “Live in London”), sono stati realizzati qualche anno dopo (2007 e 2005) e mostrano quindi fasi successive della loro evoluzione sonora, questo concerto offre un mondo sonoro più acustico e delicato, al confine tra jazz e musica classica. Non mancano però indicazioni sul futuro del gruppo con incursioni nel rock e nell'elettronica, specialmente nella seconda metà del concerto. Le versioni dal vivo dei brani si discostano significativamente dalle loro versioni in studio. In estese improvvisazioni collettive e passaggi solisti inaspettati, emerge musica completamente nuova e imprevedibile. La band ha un suono autentico e un senso del groove che non ha più trovato eguali. La loro è una musica in cui il jazz si trasforma da linguaggio canonico a idea, approccio estetico e concettuale in cui far confluire altri generi e linguaggi. Il jazz stesso diventa solo uno dei tanti elementi che compongono un grande quadro musicale in cui appaiono sprazzi di musica classica, rock, drum'n'bass, musica minimale, indie e molto altro.