L'educazione

"L'educazione" è un testo che ha riscosso grande successo alla sua pubblicazione e per questo motivo, anche se un po' in ritardo, ho deciso di leggerlo. L'ho trovato coinvolgente, soprattutto nella prima metà dedita al racconto dell'infanzia di Tara, dominata dal terrore suscitato dall'imminente fine dei tempi, della quale il padre trova innumerevoli tracce nella Bibbia. La famiglia di Tara è difatti poco convenzionale: questa vive un tempo al di fuori della società, ragion per cui a Tara non è permesso frequentare la scuola e la sua "educazione" è affidata alla madre. Ciononostante, ormai alle soglie dell'adolescenza, Tara ha modo d'avvicinarsi allo studio grazie ad uno dei fratelli maggiori e ciò la porterà a provare il desiderio di conoscere. Per tale motivo intraprenderà un percorso che le permetterà di divincolarsi dal controllo della famiglia. Consiglierei a chiunque la lettura di questo romanzo autobiografico, in cui l'autrice mostra quanto possa essere arduo ma necessario, liberarsi dell'interpretazione della realtà imposta dalla propria famiglia, divenendo così realmente autonomi. E come il titolo del testo lascia chiaramente intendere, l'unico strumento per ottenere ciò è l'educazione, l'istruzione, che si può ottenere al di fuori delle mura domestiche.

Una bella scoperta. La lettura è molto fluida e coinvolgente, l'ho letto in pochi giorni. L'autrice ci porta con lei nelle montagne dell'Idaho a conoscere la sua famiglia di fondamentalisti mormoni. Tara non è conosciuta dall'anagrafe, non va a scuola e passa le giornate a giocare e lavorare con i suoi fratelli nella discarica dove il padre raccoglie e rivende ferrivecchi. Però un bel giorno, suo fratello grande lascia il nucleo familiare per andare a studiare all'Università, e Tara, piano piano, inizia a sognare una vita diversa. Lo consiglio a tutti

Scoperto grazie al suggerimento di un amico, questo libro mi ha conquistata fin dalle sue prime righe. Una biografia che non tenta di nascondere gli aspetti spiacevoli di una realtà che non conosciamo perché distante (per noi italiani) e circondata da molti tabù. La scrittura è molto scorrevole e i momenti riflessivi si alternano con quelli descrittivi senza appesantire il racconto. Un libro che cattura l'attenzione del lettore pagina dopo pagina, che spinge a tifare per Tara e che offre molteplici spunti di riflessione sulla società e su come non tutto ciò che abbiamo dobbiamo darlo per scontato. Consigliatissimo.