La crepa e la luce

Bellissimo racconto!!! La consapevolezza della necessità di perdono per non soccombere alla rassegnazione.

Di fronte a un lavoro di questo tipo, le considerazione letterarie passano in secondo piano. Lo scopo dell’autrice è dare testimonianza di un percorso di fede e di crescita in un’esistenza attraversata da momenti di dolore e smarrimento. Trattandosi della moglie di Luigi Calabresi, ovviamente il racconto va oltre la dimensione privata e si intreccia con un periodo tormentato della Storia italiana. In quest’ottica, va rimarcata la tenacia nell’inseguire una verità giudiziaria quando un’idea lacunosa di pacificazione pareva voler abbracciare l’oblio. Il lungo silenzio delle istituzioni è rotto da iniziative e cerimonie che talvolta all’esterno paiono meramente formali, ma qui ritrovano il loro senso. Gemma Capra prosegue e integra l’opera del figlio maggiore, cui fa esplicito riferimento, tracciando un ritratto che si allarga a tutta la cerchia familiare e conforta il lettore, dandogli l’evidenza delle possibilità di un’esistenza piena e felice anche quando il mondo ti crolla addosso e tutto pare perduto.

In un periodo molto triste per l'Italia, la Sig.ra Calabresi Milite ci fa rivivere i suoi momenti di angoscia e tristezza con una nitidezza disarmante. Al tempo stesso ci parla di forza d'animo e determinazione nel crescere i figli e la voglia di riscatto e di perdono. Un bel libro pieno di umanità.