Follie di Brooklyn

Ho davvero amato questo romanzo di Auster. La trama può sembrare banale inizialmente, ma già dopo poche pagine ci si rende conto di essere di fronte ad un capolavoro. Auster ha un umorismo sottile, che riesce a riflettere sul protagonista. Tutti i personaggi sono molto interessanti e nessuno è meno importante degli altri, tutti hanno un ruolo chiave nella storia. Vi divertirete, ma rifletterete molto, perchè dietro ad ogni evento Auster cela un messaggio preciso.

Con questo libro sono ritornata lì, dove il grigio e il marrone sono colori di vita e di serenità. Ci ho messo un po' più dello stretto necessario a leggerlo, ma non importa, perché mi è rimasto più dentro, e quelle poche pagine che sfogliavo ogni giorno erano davvero "la follia umana quotidiana". Un mondo che esiste davvero. Forse non esistono i personaggi di questa storia, ma tutti potremmo diventarlo spostandoci a Park Slope

Il mio primo libro di Paul Auster. E non sarà l'ultimo. Mi piace il suo modo di scrivere. E poi i personaggi femminili, donne o bambine, ne escono vincenti, sono più in gamba e positivi degli uomini ;-) Tranne uno: Kafka. Nel libro, infatti, c'è anche una storia (vera?) nella storia, quella della bambola, con un finale splendido. "...Lei ha la storia, e quando una persona è abbastanza fortunata da vivere all’interno di una storia, da vivere in un mondo immaginario, i dolori di questo mondo svaniscono. Perché fino a quando la storia continua, la realtà non esiste più."