«Ero andato perché uno non può campare così, facendo finta di non vedere quello che capita attorno. Perché io, fino ad allora, era sempre a quella maniera che avevo fatto. Che solo delle cose mie m’interessavo. E il resto niente. Come se non esisteva.»
Acuto, sensibile e con un forte senso della giustizia, Antonio Acanfora è un poliziotto familiare al male del mondo. Lui che proviene dalla periferia di Napoli, cresciuto tra i rioni intrisi di criminalità e sporcizia, e che sa fino a che punto può spingersi la violenza dell'uomo. Ma il primo dei suoi casi riesce comunque a stupirlo. Complice il contesto di una Napoli a lui estranea, la Napoli ricca dove, nel quartiere residenziale di Posillipo, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Acanfora sente subito il richiamo alla giustizia. Non sarà solo nelle indagini, ma accompagnato dal commissario Santagata, suo opposto in tutto. Schivo, ombroso e difficile da inquadrare.
Questo improbabile duo condurrà il lettore tra le pagine di storie spiazzanti, caratterizzate da una forte componente morale e psicologica.